Zanzibar un arcipelago di isole coralline, situato
nell'Oceano Indiano, a pochi kilometri al largo delle coste della
Tanzania, anche se di consuetudine con il nome "Zanzibar"
ci si riferisce al’isola maggiore dell’agglomerato, chiamata
anche Unguja. L’intero arcipelago, assieme all’isola di Mafia, è
conosciuto anche come Isole delle “Spezie”.
Il nome Zanzibar molto probabilmente deriva dall’antico persiano
Zang-i bar che significava "Terra dei neri", come i
mercanti arabi e persiani del medioevo chiamavano tutta la costa
dell'Africa Orientale; qualcuno propone che possa avere origine
invece da zenzero, vista l’evidente assonanza, dal momento che
proprio lo zenzero è uno dei prodotti principali di Zanzibar.
Zanzibar, pur mantenendo un elevato livello di autonomia,
appartiene alla Tanzania, che prima della fusione con l’arcipelago
veniva chiamato Tanganika.
La città principale di Zanzibar si trova appunto su Unguja,
detta per questo Zanzibar Island; il quartiere più antico e
caratteristico è Stone Town, che mantiene immutato il suo
fascino ed è la zona di maggior richiama turistico, che di
recente è stato anche dichiarato Patrimonio Mondiale
dell’Umanità dall’UNESCO. Perdersi nei suoi vicoli, tra
mille bancarelle colorate, uomini avvolti in caffetani bianche, donne
velate con le mani dipinte d’hennè, iproumi delle spezie di
Zanzibar, è quanto più vicino ci possa essere per un
europeo ad assimilare la cultura africana. I turisti restano
affascinati dai portoni delle case, vere e proprie opere d’arte che
dimostrano l’abilità degli intagliatori di legno, che
vegliano sui palazzi a più piani che racchiudono al loro
interno meravigliosi giardini. Da vedere senz’altro anche gli
Antichi Bagni Persiani, il Forte Portoghese e il Palazzo delle
Meraviglie, fatto costruire dal Sultano Bargash per ospitare le sue
cento concubine.
Nell’arcipelago di Zanzibar sono molte le zone ricche di oasi
naturali, veri paradisi terrestri in cui è possibile
incontrare una natura incontaminata, dove è addirittura
possibile scovare animali rara come alcune specie di scimmie o il
rarissimo e quasi mitico leopardo di Zanzibar.
Zanzibar è quindi l’ideale per chi vuole affrontare una
vacanza dedicata al relax e al mare: lunghissime spiagge bianche,
scenari da cartolina, tramonti indimenticabili, il tutto grazie a un
mare cristallino come pochi e agli atolli corallini che sono un vero
paradiso per gli amanti delle immersioni. Se non vi accontentate di
una vacanza di solo mare, Zanzibar sa offrirvi le più belle
testimonianze della sua storia, dalla già citata Stone Town
alle rovine sparse nelle isole, dalle immersioni nella natura
selvaggia delle foreste alle zone coltivate a spezie che ricordano
l’immaginario collettivo che noi europei abbiamo dell’Africa
dell’Ottocento.
Zanzibar è un meta ideale tutto l’anno: si tenga però
presente che sull’isola vi sono solo due stagioni, una secca - da
dicembre a febbraio e da giugno ad ottobre – molto affollata, e una
stagione delle piogge - da marzo a maggio e a novembre – in cui ci
sono meno turisti ma alcuni villaggi di Zanzibar restano chiusi.
Perfettamente servita da traghetti e aerei, Zanzibar è la
meta ideale per chi vuole rilassarsi, per chi vuole svelare il
mistero dell’Africa ma non vuole per questo rinunciare alle
comodità, per chi vuole dedicare dl tempo non solo
all’abbronzatura ma anche alla cultura.
Simone Carpanese