Distesa su colline verdi, quasi al centro della Sicilia, lì dove lo zolfo era economia e ricchezza, c'è San Cataldo, un paese fondato nel 1607, dove gli uomini hanno sempre scelto di abitare, fin dagli albori della storia. Come dimostrano i resti di insediamenti umani risalenti al V secolo avanti Cristo. San Cataldo è famosa per le sue due torri dell'orologio, che svettano come soldati sull'attenti sopra i tetti e le cupole. Da lontano, prima di San Cataldo, si vedono loro, le due torri. Le torri di San Cataldo.
Torri e chiese, come si conviene alla classica bellezza del paesaggio italiano. A San Cataldo da visitare: Chiesa  Madre, chiesa dei Padri mercenari, chiesa di Sant'Antonio abate. In questa zona il turismo è ancora vergine. San Cataldo vive della sua agricoltura. Ricchezza di frutta, di olive e di cereali. Un posto ideale, villaggi della mente, per quanti desiderano ritornare alla terra, riscoprire le antiche radici della civiltà contadina. Chi invece cerca i rumori della modernità, discoteche e centri commerciali, non troverà pane per i suoi denti. San Cataldo is for lovers. Della natura, dei silenzi, della bellezza, timida fatina che appare e scompare come in un sogno ai più fortunati.
A San Cataldo ci sono pochi posti per soggiornare. Per i villaggi turistici, poi, bisognerà spostarsi sul territorio. In compenso si mangia benissimo in questo angolo di Sicilia tra olivi e campi. La provincia nissena è ricca di sapori. Gustosissime le pizze dorate, farcite con cipolla e acciughe.