Quando due arabi si incontrano, invece di dirsi ciao, si scambiano una parola che significa "pace". Salaam, appunto. Ed ecco spiegato il nome della capitale della Tanzania, ovvero "Casa della pace". Di certo la città sorprenderà per le sue contraddizioni stridenti quanti la sceglieranno per una vacanza alternativa, lontana mille miglia e mille e una filosofia dai circuiti turistici tradizionali. A Dar Es Salaam,  il turismo è comunque assai sviluppato. Soprattutto quello "naturalistico". Il perché è presto detto, da Dar Es Salaam, ci si può facilmente dirigere verso i famosissimi parchi naturali dove spiare nella savana tigri, leoni, elefanti, giraffe e coccodrilli. Per la gioia dei più piccini, ma anche dei loro accompagnatori, adulti con un cuore fanciullo. Primo tra tutti i parchi è il Serengeti. E tutt'intorno a Dar Es Salaam, moltissime strutture ricettive pronte a offrire ai visitatori una vacanza tra due guanciali. Scegliete la formula tutto compreso per non sbagliare e per evitare una pericolosissima "vacanza fai da te" in terre così lontane dalla vostra quotidianità. Per evitare avventure "fantozziane".
Una vacanza a Dar Es Salaam vuol dire visitare il parco del Serengeti o del Ngorongoro, . Vuol dire ammirare l'eleganza di certe popolazioni autoctone come i bellissimi e altissimi Masaai; vuol dire comperare i loro colorati gioielli di perline che allieteranno il vostro ritorno a casa.. Vuol dire vivere in un resort curato nei minimi dettagli, sentendosi coccolati dallo staff sempre sorridente e assai preparato. All inclusive a Dar Es Salaam vuol dire assaggiare la cucina locale e farsi rapire dai gusti esotici di piatti come  l'Ugali, una sorta di polenta cibo quotidiano della popolazione. Ma nei ristoranti e nei lodge degli alberghi e dei villaggi turistici si mangia per lo più la cucina internazionale. Per i bambini, menù ad hoc, con patatine fritte e pasta al sugo roso. Per sentirsi a casa propria anche in Africa.